sabato 16 maggio 2020

Un Fatto Di Cronaca: I Limiti Imposti Alla Donna (Step #14)

Penso che il concetto di limite sia particolarmente evidente quando si para della figura della donna in molti paesi del medio oriente, in quanto la loro vita sia segnata in continuazione da limiti che vengono loro imposti. 

Infatti uno dei principali ostacoli allo sviluppo del mondo arabo nello scenario internazionale è proprio l'inuguaglianza dei sessi.Tuttavia, i Paesi arabo-islamici adottano trattamenti molto diversi tra loro. I diritti delle donne non sono ovunque tutelati o comunque non sono tutelati alla stessa maniera.


La donna musulmana deve ancora combattere a lungo per uscire dal ruolo che le viene imposto dai sistemi tradizionali in cui vive, ma il problema si pone sotto vari punti di vista. Oltre ad essere un riflesso della religione, anche le culture e le mentalità ne sono colpite. L’esempio della legislazione saudita è lampante: si tratta di una società fondata su una particolare interpretazione della dottrina islamica che priva le donne dei diritti fondamentali, o ne subordina la vita sociale ed economica alla presenza condizionante di un tutore maschio.
Sotto la monarchia saudita, ogni donna deve avere un “Wali” – un tutore di sesso maschile – che può essere il padre, il fratello, il marito o uno zio. Senza questa persona al loro fianco, le donne saudite non possono fare niente. Si potrebbe affermare che come soggetto di diritto non esistono.

Tra le numerose limitazioni che vengono loro imposte vi sono divieti a viaggiare da sole, aprire conti in banca, donare o ereditare soldi, intraprendere attività economiche, e tanto altro ancora.

In India e Cina la condizione femminile è sicuramente migliorata rispetto al passato ma anche qui permangono forti discriminazioni. In India due terzi della popolazione femminile è ancora analfabeta. In Cina, grazie al recente programma di modernizzazione economica, le donne hanno pari opportunità degli uomini, ma nelle campagne, dove la struttura della famiglia è ancora tradizionale e dove l’infanticidio delle bambine è una pratica ancora in uso, le donna continuano ad avere una posizione di inferiorità. Anche la religione islamica è un motivo di discriminazione. In molti paesi islamici le donne sono costrette a vivere segregate nelle loro case, espulse dagli impieghi pubblici e private dei più elementari diritti. La più grave discriminazione verso la donna è stata compiuta dal governo dei talebani in Afghanistan, ora deposto, che aveva negato ogni diritto umano alle donne. Esse oltre a non godere più del diritto all’istruzione e al lavoro, si sono viste negare anche quello alla salute: quando si ammalavano rischiavano di morire in quanto non potevano essere visitate da dottori di sesso maschile.



FONTI:
https://mondointernazionale.com/guida-la-violazione-dei-diritti-umani-delle-donne-in-medio-orientehttps://www.itiscuneo.gov.it/index.php/edizioni-2013-14/pasqua/236-la-condizione-della-donna-nel-mondo-arabo-e-asiatico

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