martedì 31 marzo 2020

Spot (Step #05)



"Non ci sono mete troppo lontane o imprese troppo difficili.
 Ogni limite esiste solo per essere superato."

FONTI:
https://www.youtube.com/watch?v=M4YNzpZcGio

lunedì 30 marzo 2020

"L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai"


-Giacomo Leopardi

venerdì 27 marzo 2020

Nella Mitologia (Step #04)

Il tema del "limite" è presente molto spesso nella mitologia; il mito che ho scelto di raccontare oggi è quello della STORIA DI ICARO.
Icaro era il figlio di Dedalo, un abile fabbro di Creta. Era stato lui, infatti, a progettare il labirinto nel quale Minosse aveva rinchiuso il terribile Minotauro. Quando mostro venne ucciso da Teseo, il re di Creta accusò Dedalo di essere intervenuto ad aiutare il giovane nella sua impresa e decise di punirlo rinchiudendolo in prigione con il figlio Icaro. Dopo qualche giorno di fame e prigionia i due escogitarono un piano per fuggire dalla torre. Dedalo disse al figlio di arrampicarsi sul soffitto per raccogliere i favi di un nido di api e di strappare, poi, le penne degli uccelli che si trovavano sulle travi a dormire. Successivamente, una volta succhiato il miele dai favi dall’alveare, fece sciogliere la cera con cui disegnò le sagome di quattro ali. Quando la cera era ancora morbida e malleabile passò ad infilare le penne dei piccioni e infine completò le ali con delle imbracature di cuoio utilizzando la cintura e i sandali. Dedalo e Icaro, così, dopo aver allacciato le ali sulla schiena, si arrampicarono sul davanzale e si lanciarono nel vuoto e cominciando a volteggiare; Icaro non faceva che gridare: “Guarda papà, sto volando!”. Dedalo, però, raccomandò al figlio di non spingersi troppo in alto: “Se ti avvicini troppo al Sole la cera potrebbe sciogliersi e quindi rischi di precipitare!”, avvisò. Ma Icaro non ascoltò l’avvertimento del padre, continuò a volare sempre più in alto, oltrepassando i limiti che gli erano stati imposti. Avvicinatosi troppo al sole, infatti, i raggi infuocati colpirono una delle sue ali: la cera cominciò a sciogliersi e le penne si staccarono, cosicchè il ragazzo precipitò rovinosamente al suolo.




Questo mito ci insegna, quindi, che non tutti i limiti possono essere superati se non utilizzando ponderatezza, equilibrio e saggezza.


FONTI:

giovedì 26 marzo 2020

Immagine Simbolo (Step #03)



Il limite è un ostacolo, qualcosa che ci opprime, qualcosa da cui cerchiamo di liberarci.

Il "Limite" nella storia (Step #02)


Nel corso della storia l'approccio al concetto di limite è variato di anno in anno, di pensatore in pensatore.
I razionalisti, eredi di Platone, sostengono che la ragione dell’uomo può conoscere la realtà e superarla: l’uomo con gli strumenti intellettivi dati a priori deve superare i limiti del finito per ottenere così una conoscenza adeguata.
Kant, il cui pensiero viene proprio detto "filosofia del limite", pone al centro della sua ricerca filosofica, detta criticismo, il soggetto conoscente e analizza i limiti della nostra capacità conoscitiva analizzando le possibilità dell’uomo.
Un altro filosofo che si concentra sulla condizione dell’uomo di “essere limitato” è Hegel, il quale ritiene che la coscienza risulta instabile e che quindi si trova al cospetto dei propri limiti. 
Un ultimo filosofo da analizzare, a noi più vicino è Nietzsche, il quale prendendo atto dei limiti umani, non si limita a definirli, ma ne esamina le cause, arrivando a concepire che l'unico soggetto in grado di andare oltre i limiti dell'umana natura, prendendo coscienza della sua reale condizione, è l'oltreuomo.
Nella poetica di Leopardi invece, assistiamo ad un’evoluzione del concetto di limite: esso, inizialmente, rappresenta la possibilità di andare oltre, perché permette, una volta superato, di raggiungere l’infinito. Ma, in un secondo momento, il limite negherà l’esistenza dell’infinito stesso poiché “una cosa senza limiti non può esistere, non sarebbe più cosa” e che quindi solo ciò “che non esiste, il niente, possa essere senza limiti.”.





Concludo, infine, con Albert Einstein il cui pensiero è descritto dalla sua citazione: “Una volta che accettiamo i nostri limiti, li superiamo” ovvero L'unico modo per andare al di là dei limiti è proprio quello di accettarli, conoscendoli e con la consapevolezza di essere esseri per natura limitati.



Fonti:

lunedì 23 marzo 2020

In altre lingue (Step #01bis)

Come si è visto dalla definizione, la parola limite nel linguaggio comune può assume diversi significati in base al contesto. 
Analizzando più in particolare l’etimologia, questa parola deriva dal latino limes che significa letteralmente confine tra due campi, linea di demarcazione, ma anche percorso,sentiero: l'espressione candidus limes significa, infatti, "la Via Lattea".
Questo termine è quindi sempre stato utilizzato nel corso della storia, sin dall'inizio per demarcare, appunto, i confini tra diversi territori, fino ad avere accezioni più astratte e filosofiche con i razionalisti e gli empiristi nel 1600, oppure in letteratura, ad esempio in Leopardi, esse al concetto di infinito.

Traduzioni 




"極限" è la traduzione in cinese, di cui il primo ideogramma significa letteralmente "estremo".
Mentre le versioni della parola nelle più diffuse lingue europee sono molto simili:
-inglese: limit
-francese: limite
-tedesco: limit
-spagnolo: límite 

~Più curiosità~
-russo: предел 
-giapponese: リミット

sabato 21 marzo 2020

“C’è una differenza fra genio e stupidità. Il genio ha i suoi limiti.”

                                                                                                                   (Albert Einstein)

venerdì 20 marzo 2020

Definizione ed Etimologia (Step#01)



Etimologia
Limìte s.m. [dal lat. limes-mitis]

Definizione
1.Linea di demarcazione, confine: l. di un campo, il l. fra due stati, fra due territori. Qualsiasi segno visibile che indica un confine (p.e. steccato, solco, cippo ecc.)
2.In senso più astratto, confine ideale, livello massimo che non può o non deve essere superato (eccedere, nel male piuttosto che nel bene) i l. della mente umana || l. di velocità, velocità massima consentita | oltrepassare i l., passare ogni l., esagerare | superare, abbassare un l., nel l. sport., ottenere un primato
3.Grado, livello o punto estremo a cui può giungere qualcosa: fino a un certo punto entro una determinata misura e s’intende in genere i confini del giusto, del lecito.~fig. punto massimo di tensione, di sopportabilità: lo scontro politico ha ormai superato il l. di guardia 
4.Manchevolezza, insufficienza: una persona con molti l.
5.In matematica concetto fondamentale dell'analisi infinitesimale; formalizza la proprietà di una funzione di assumere valori arbitrariamente vicini a un dato punto del codominio, quando la variabile indipendente tende a un punto del dominio; indica anche il valore stesso cui la funzione si avvicina.


FONTI: